Sostegno psicologico per adolescenti

Il periodo adolescenziale (all’incirca dai 10 anni ai 20 anni) rappresenta per il ragazzo/a una fase impegnativa di transizione verso l’età adulta. La ricerca di una nuova identità e di nuovi valori, insieme agli sbalzi ormonali che incidono sulla sfera emotiva, possono portare i genitori ad avere delle difficoltà nella gestione e nella comunicazione con i propri figli.

In questo periodo possono anche emergere o accentuarsi problematiche psicologiche, come disturbi alimentari (l’anoressia, la bulimia, il binge eating, i disturbi da pica), i disturbi psicosomatici, le difficoltà nella gestione della rabbia o paure e fobie, che possono portare l’intero nucleo familiare ad affrontare elevati livelli di stress.

L’adolescenza è un periodo di ‘storm and stress’, di tempesta e di stress.

G. Stanley Hall (1904)

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Difficoltà nella gestione della rabbia e dell’aggressività

Nella fase adolescenziale e preadolescenziale possono comparire o accentuarsi delle difficoltà nel controllare le proprie emozioni, in particolare legate alla rabbia, che verranno esternalizzate con parole o azioni sproporzionate rispetto agli eventi che l’hanno innescate. Come conseguenza l’adolescente proverà un profondo stato di confusione e malessere provocando anche uno stato di incomprensione e sofferenza nelle persone che gli sono vicine emotivamente, come amici o familiari.

Disturbi alimentari

I disturbi alimentari comprendono: la pica, il disturbo da ruminazione, l’anoressia, la bulimia e il disturbo da binge-eating.

I disturbi alimentari compaiono o si accentuano prevalentemente durante l’adolescenza, in questo periodo di forte instabilità emotiva che il corpo diventa uno strumento attraverso il quale l’adolescente può comunicare il suo malessere e la sua sofferenza.

Distubi d’ansia e attacchi di panico

Il termine ansia deriva dal verbo latino “ango” che significa stringere, soffocare o in altri termini angosciare.

I disturbi d’ansia possono essere caratterizzati da sentimenti di paura e preoccupazione che generano un forte stato di tensione con una conseguente attivazione fisiologica (sudorazione, tremolio, tachicardia e vertigini).

Apparentemente i disturbi d’ansia possono sembrare non connessi ad alcuno stimolo specifico, mentre altre volte emerge una paura rispetto a una possibile situazione futura di pericolo.

L’ansia e la paura sono di per sé funzionali per la sopravvivenza, perché consentono di attivare l’organismo per affrontare una ipotetica situazione di pericolo. La disfunzionalità compare quando emerge un livello eccessivo di ansia o viene generalizzate a situazione neutre.

Il disturbo da attacco di panico, a differenza degli attacchi di ansia sono molto più invasivi perché compaiono a volte anche senza alcun segnale premonitore e raggiungono il picco in pochi minuti provocando paura o disagio con una sensazione di perdere il controllo, di impazzire oppure con la paura di morire.

Un lavoro psicologico può aiutare a capire l’origine di questi disturbi, trovare le risorse giuste per fronteggiarli e riuscire ad ottenere così uno stato di tranquillità e benessere.